Perché una consulenza logistica?

Perché una consulenza logistica?

Perché una consulenza logistica?

La domanda non è retorica ma volutamente provocatoria. Pochi imprenditori e aziende hanno maturato la consapevolezza di aver bisogno di una consulenza logistica.

Solitamente le convinzioni sono:

“Il nostro magazzino è il più figo del mondo e siamo bravissimi”

“Siamo messi talmente male da anni che ormai andiamo avanti così”

Non dò giudizi in merito in quanto non mi propongo mai a possibili clienti ma lascio che siano loro a venire da me. Mi piace lavorare con partner desiderosi di migliorare.

La consulenza logistica è riassumibile in: individuare cosa non va ed ottimizzarlo.

C’è sempre qualcosa che non va in un magazzino. Trovo costante nei decenni l’equazione

QUALCOSA CHE NON VA = DISPERSIONE DI ORE = SPRECO DI DENARO

Questa è mia eh, non ho mai registrato la proprietà intellettuale ma è mia!

Al di là dell’estrema sintesi capite bene che una logistica è un complesso mix di persone, attività ed eventi esterni spesso incontrollabili. Delicati equilibri da mantenere.

 

Il consulente logistico deve essere incredibilmente bravo a capire quali sono tutte le ottimizzazioni possibili e preparare un piano operativo strategico in cui si andranno a decidere le azioni da intraprendere, in che tempi, con quali costi. La figura del consulente esiste relativamente da poco tempo sul mercato, ed il grande vantaggio a mio avviso è che una figura esterna e imparziale non è condizionata dallo storico aziendale e vede le cose che non vanno con maggiore obiettività.

Lo scopo primario di una consulenza logistica DEVE essere quello di portare un vantaggio economico all’azienda cliente. Maggiore efficienza si traduce in riduzione dei costi, e credetemi quando vi dico che già in realtà medio/piccole parliamo di centinaia di migliaia di euro salvabili/salvati ogni anno.

Sapete quale è l’ostacolo che più spesso riscontro in fase di consulenza? La richiesta dei dati! Un vero dramma. Intendo dati basilari come:

  • bancali in
  • colli in
  • bancali out
  • colli out
  • ordini
  • righe d’ordine
  • eccetera

Senza dati non posso procedere nel mio lavoro, that’s all. Alla fine tutti riescono a procurarmeli ma che fatica! Per non parlare di quando i dati sono palesemente errati. La bravura mia e di qualunque consulente logistico che sa il fatto suo è anche quella di capire quando i dati sono errati. Un esempio? Se il riepilogo spedizioni del corriere dice che il totale colli spediti in un anno è 400.000, il file interno dell’azienda non può riportare 60.000.

Andiamo per ordine, anzi no. Di solito la frase “passiamo infine alla parte più dolente, il prezzo” viene lasciata per ultima, quindi vado controtendenza.

Quanto costa una consulenza logistica?

I più parsimoniosi si scordino investimenti da mille o duemila euro al mese, un consulente senior vi chiede questi importi per tre giorni di lavoro.

Il prezzo dipende dall’impegno in base alla durata: a un’azienda che mi chiede cinque giorni a settimana per dodici mesi farò un prezzo ben più alto rispetto ad un’azienda che mi chiede due giorni a settimana per cinque o sei mesi. E’ altamente improbabile che un’azienda abbia bisogno del consulente in loco e full time, anche se sta nascendo l’improbabile figura del consulente logistico come dipendente. Quando poi vedo che è richiesta “esperienza minima” rabbrividisco, ma se un’azienda vuol farsi del male con le proprie scelte ne prendo atto. Chi ha orecchie per intendere…

Proprio ai più scettici e curiosi che a tutti i costi vogliono avere un’idea della cifra, dico che un’azienda in media difficoltà ha bisogno di quattro/sei mesi di consulenza con interventi non troppo pesanti a ciò che già esiste (scaffali, servomezzi,…) può andare a spendere intorno ai 50.000 euro. I vantaggi che l’azienda ne ricaverà andranno valutati almeno nel medio periodo di un paio d’anni e dovranno essere pari ad almeno sei volte l’investimento.

Il consulente dovrà preparare il suo bel piano strategico e ottimizzare i flussi di magazzino di modo che in soldoni i 50.000 euro investiti portino a benefici economici di 300.000. Parliamo di stime signori, ma quando il consulente vi lascia dopo i sei mesi DEVONO esserci dei risultati.

L’esempio citato vale per un buon consulente logistico di livello medio-alto, ma anche tra di noi ci sono poi dei fuoriclasse assoluti che viaggiano (giustamente) su cifre ben più alte. Non sono per tutte le aziende.

 

Quando dura una consulenza logistica?

Ho in parte risposto nel punto precedente dedicato al costo. Fatto sta che una consulenza può durare potenzialmente all’infinito: conosco diverse realtà aziendali che si sentono più sicure ad avere un tipo di consulenza sempre a portata di mano, solitamente tramite un forfait annuo di X anni o tacitamente rinnovato.

Sempre senza generalizzare e sempre parlando dell’azienda media credo che una fascia temporale che va dai quattro agli otto mesi possa coprire il 90% dei casi.

 

L’obiettivo primario della consulenza

Mi piace ribadire un concetto già espresso: una Consulenza logistica che si rispetti deve far risparmiare quattrini all’azienda. Un concetto tanto semplice quanto complesso da mettere in pratica.

Quanto mi costa oggi fare l’attività x? 200.000 euro all’anno.

Che azioni posso intraprendere per ridurre i costi? A, b e c.

Che miglioramento economico ho, fatte le azioni a, b e c? I 200.000 euro diventano 160.000.

Ok, recupero 40.000 solo agendo su una singola attività.

Su quante attività posso agire e su cui avere un vantaggio economico? Sette attività di magazzino per un totale di 250.000 euro.

Ecco, così si fa. Si DEVE fare.

Sempre riallacciandomi ad un concetto precedente, ecco perché è di vitale importanza passare i dati corretti al consulente. Che tra i dipendenti dell’azienda passi il messaggio che il consulente logistico non è brutto, cattivo e saccente perché gli piace esserlo o farlo. Stiamo parlando di business! Va a vantaggio di tutti un magazzino più performante, significa meno stress e maggiore qualità della vita lavorativa. Un tema pesantissimo da gestire è quando ci tocca dire, dati alla mano, che in magazzino non servono quaranta persone ma trenta. Vi lascio immaginare, degenero totale.

Già, perché in magazzino ci lavora il cugino o la fidanzata di qualcuno dell’ufficio.

Ci lavora gente da vent’anni.

Ci lavora gente che si fa il mazzo, cosa vuoi che ne sappia il consulente che viene dalla nebbia padana?

Non nego che questa sia la parte più sgradevole del mio lavoro, però se emerge che siete in esubero che faccio? Me lo tengo per me? E capita pure abbastanza di frequente. Capita anche l’opposto, si lavora con venti risorse in magazzini dove servirebbero trenta persone. Sempre dati alla mano però! Niente leccata di indice per capire dove tira il vento. In logistica non si improvvisa e non si va a sensazione. Mai, mai, MAI.

Un’ultima considerazione la voglio lasciare soprattutto alle aziende più che ai consulenti. Avete presente Cucine da incubo o programmi simili? Il Gordon Ramsay di turno fa una visita preliminare, insegna e istruisce, ristruttura, motiva, in sostanza porta il ristorante ad un livello alto. Dopo un anno ritorna e alcuni di quei ristoranti eccellono ancora, altri sono sprofondati di nuovo nel baratro e altri ancora hanno chiuso. Questo esempio culinario lo vedo bene come paragone in ambito logistico, anzi calza proprio alla perfezione! In un magazzino potrebbero accadere le stesse identiche situazioni, quindi come mantenere i benefici duraturi nel tempo? Non mi faccio problemi ad andarci giù forse pesante per qualcuno: MAI MOLLARE! Con questo libro vi sto dando spunti e strumenti per far sì che possiate raggiungere l’eccellenza. Stabilita una produttività oraria, mantenetela. Non adagiatevi su nulla, dovete produrre costantemente nel tempo quanto stabilito.

Tot bancali in, tot colli out, tot ore per fare la tale attività. Affidatevi ad una figura che gestisca il magazzino e monitori il tutto (vedi capitolo sul RESPONSABILE DI MAGAZZINO). Se poi ogni tanto avete ancora bisogno del Gordon Ramsay di turno giusto per fare il punto della situazione, ben venga. Consigliato.

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